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Un ragazzo si ribella alla 'ndrangheta nel nuovo film di Castellani
Vincenzino contro l'omertà
Niente western sulla mafia > afferma il regista Prossimo Ciak su Don Bosco
di Mirella Poggialini
Per "Il coraggio di parlare" ieri alla Terrazza c'erano tutti coloro che in varia misura hanno partecipato alla realizzazione del film che sarà presentato in prima nazionale a Crotone il 1 maggio prossimo, ma che è stato proiettato in anteprima presso il Centro S.Fedele di Milano in favore del "Centro di accoglienza ambrosiano" di via Tonezza.
C'erano il regista Leandro Castellani e don Segneri, come produttore esecutivo del Ccs, che ha prodotto il film insieme alla Rai e all'Istituto Luce-Italnoleggio; c'erano Gina Basso, la giornalista e scrittrice autrice del libro da cui è stata tratta la sceneggiatura. E c'era Lello Arena, che nel film impersona, con un curioso passaggio dai suoi ruoli consueti, un sacerdote calabrese attivo a Milano. Infine c'era il giovanissimo protagonista, Gianluca Schiavoni, il ragazzo romano che impersona con totale immedesimazione il calabrese Vincenzino, che si ribella alla 'ndrangheta e al sopruso avendo, appunto, "Il coraggio di parlare".
Sicuro, preciso, in grado di esporre con fluida ricchezza e di puntualizzare con efficacia, Gianluca Schiavoni è uno studente di quarta ginnasio, che studia presso il liceo Salesiani a Roma e che ha già avuto, in ambito scolastico, esperienze non casuali di teatro.
Occhi espressivi, sorriso contagioso, faccia pulita, Schiavoni è apparso il protagonista ideale di una storia nata da un avvenimento reale (cinque anni fa, rivela Gina Basso, un ragazzino tredicenne si mise in contatto con lei che guidava una trasmissione radiofonica di colloqui con gli ascoltatori e le chiese aiuto per allontanarsi dal suo paese… e nel libro "Il coraggio di parlare" edito dalla Fabbri, la Basso ha svolto, unendo in qualche misura la fantasia al dato reale, la vicenda della quale il suo ascoltatore le aveva fatto capire la crudele realtà).
Leandro Castellani, che sta accingendosi a girare, sempre per Ccs e per la Rai, un film sulla vita don Bosco su sceneggiatura di De Concini, che sarà terminato presumibilmente in autunno per il centenario del santo, e sarà interpretato da Ben Gazzara, oltre che da due giovani ancora da "scoprire", ricorda con simpatia i mesi di lavoro a Isola di Capo Rizzuto: una cittadina in cui è attiva, per iniziativa di un sacerdote e di una coraggiosa animatrice, un fervido movimento giovanile - il film cita la manifestazione dei giovani contro il dominio della delinquenza organizzata.
"Centinaia di persone hanno assistito alle riprese ogni giorno, io coglievo eventuali perplessità dai silenzi, non da dichiarate manifestazioni di dissenso o di intolleranza.
Siamo stati anche grandemente aiutati dalle forze dell'ordine - nel film i carabinieri sono particolarmente sottolineati nella loro azione di indagine e di risanamento - e soprattutto abbiamo sentito l'interesse dei giovani".
"Quando ho compiuto i primi sopralluoghi per girare il film - conferma Castellani - mi sono accorto che, ahimé, la realtà offriva una gamma ancor più pesante di situazioni negative di quanto la sceneggiatura prevedesse. D'altra parte, per una scelta precisa, ho voluto evitare l'intonazione enfatica e ho cercato di togliere al film le facili caratteristiche di western all'italiana che hanno assunto le ormai numerose realizzazioni cinematografiche e televisive sul tema della mafia, della camorra o della 'ndrangheta.
"Anche la violenza può avere una sua capacità suggestiva ed essere perciò negativa se riprodotta con eccessivo realismo. Non ho voluto fare un film sociale o un filminchiesta, nè un film neorealista. Ho voluto raccontare una storia con chiarezza, senza accentuare l'aspetto manicheo dei "buoni, tutti buoni e dei "cattivi, tutti cattivi". Ho voluto mettere in luce i fatti ma anche i sentimenti: la storia del ragazzo che si ribella all'omertà e accetta il rischio di denunciare i delinquenti, conoscendo bene la reazione che coinvolgerà lui e la famiglia, ha già una sua forza emotiva che non necessita di essere sottolineata".
Il film sarà distribuito nelle sale di tutt'Italia ai primi di maggio.