Recensioni - Gina Basso

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La siepe degli emigranti
Un libro di Gina Basso indirizzato ai ragazzi del Sud


"Questo romanzo è il racconto della vita di Totò, in un paesino spopolato dall'emigrazione. La sua povera famiglia attraversa ogni giorno molti problemi come la fame e la mancanza di tutto ciò che serve alla vita. Totò affronta presto, con i suoi compagni, molte difficoltà "da grandi", che la sua fanciulezza non dovrebbe conoscere così precocemente. Nascono perciò le prime gelosie, invidie e amarezze. Tutto ciò, purtroppo, non è affatto un romanzo, ma una storia vera che avviene tutti i giorni nei paesi del Sud. Totò è, dunque qualsiasi "scugnizzo" o "caruso" e suo padre è ciascuno dei pescatori che volenterosi lavorano e cercano di portare via qualcosa al mare avaro, da dare alla famiglia. Un dramma che anche i ragazzi non del sud debbono conoscere".
Lo ha scritto mio figlio Luca, 12 anni, dopo aver letto "La siepe dei fichi d'India", di Gina Basso (Ed. Salani, Firenze, pagg. 154, rilegato e illustrato) e non credo che occorra aggiungere molto per capire che cos'è questo libro per ragazzi. Forse è più utile ricordare perché esso è nato. E a questo fine serve solo rammentare, a chi la sera non va a letto molto presto, il dialogo - che direi affettuoso e tanto pieno di umanità - che l'autrice intesse ogni sabato e ogni domenica sera, poco prima di mezzanotte, alla radio, con gli ascoltatori in Italia e all'estero.
La rubrica di Gina Basso s'intitola "C'è posta per tutti", ma al suo appuntamento sono soprattutto gli emigrati che rispondono, con i loro mille problemi e con tutta la loro valigia di fibra e di spago piena quasi sempre di solitudine.
"La siepe dei fichi d'India" è un po' il confine fra i due mondi al di qua e al di là dell'emigrazione. Una "cortina" fra le tante che ancora dividono il mondo.

P.G.L.


 
 
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